App - Web e NativeCome e quanto costa creare un’app Android [GUIDA]
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Come e quanto costa creare un’app Android [GUIDA]

Sblocca lo schermo del tuo smartphone e ti renderai conto da solo dell’importanza cruciale delle applicazioni mobile nella nostra vita quotidiana, sia privata, sia professionale. Dai social media alle app di project management aziendali, dalla musica in streaming alle più avanzate applicazioni per l’e-commerce B2B: sono infinite le attività quotidiane e i flussi di lavoro a essere supportati dall’efficienza di questi strumenti digitali

Ti stai chiedendo come creare un’app Android per la tua azienda B2B e se vale la pena farlo? Sappi che, solo in Italia, il tempo trascorso online da ognuno di noi è di circa 5h 55 minuti al giorno, gran parte utilizzando i dispositivi mobili che ci seguono ovunque: su una popolazione di 58,96 milioni di persone ci sono 78,19 milioni di connessioni mobile! 

Inoltre, sai che nel 2022 sono state scaricate circa 255 miliardi di app a livello globale (Report; State of mobile 2023)? Il trend è in costante aumento, insieme anche a quello che vede gli acquisti in-app diventare una tendenza esplosiva: la spesa degli utenti sulle app è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni e si stima che arriverà a quasi triplicare il suo valore entro il 2025. Di conseguenza, anche gli investimenti nell’app marketing saranno sempre più sostanziosi, perché le aziende non rinunciano certo a sfruttare questa enorme fonte di visibilità

 

Che tu sia operativo nel settore B2C o B2B, le app ti consentono di seguire i tuoi clienti, partner e collaboratori letteralmente ovunque e, soprattutto, di proporre loro servizi aziendali interattivi, rapidi e coinvolgenti, esigenza ormai onnipresente anche tra i buyers Business to Business. 

 

Come creare un’app Android

La scelta di creare pp Android si basa sul fatto che è questo, attualmente, il sistema operativo mobile più diffuso sul mercato (è presente sui 3/4 dei device). Sviluppare un’app per Android è, quindi, una strategia vincente per posizionarti con un tool digitale innovativo e davvero funzionale al tuo target. 

A renderlo attrattivo per gli sviluppatori è la sua anima open source, mentre per i consumatori rappresenta una validissima opzione presente su diversi dispositivi (tablets, smartphones, smartwatches etc) delle più diverse fasce di prezzo.

 

Il nucleo della programmazione è l’ambiente Android SDK, al quale è possibile, volendo, interfacciarsi direttamente. Per facilitare il lavoro dei developers, però, è stato creato un altro ambiente di lavoro estremamente intuitivo e di semplice utilizzo, ovvero Android Studio. È quest’ultimo a consentire un accesso semplice a tutte le funzionalità dell’SDK, sfruttando l’efficacia di un layout visuale, sistemi drag and drop, strategie di debugging performanti e un eccellente livello di personalizzazione e monitoraggio di aspetti essenziali, quali le risorse di memoria. 

 

Per lo sviluppo delle app Android il linguaggio più diffuso è senza dubbio Java, anche se il nuovo linguaggio Kotlin si sta ampiamente diffondendo tra i developers per i suoi vantaggi e la sua esperienza d’uso estremamente snella.

 

 

App cross-piattaforma: Android e iOS

Esistono due opzioni per creare un’app, ovvero quella nativo o quella multipiattaforma.  Il primo consente di dare vita ad app Android che non sono distribuibili su altri sistemi operativi, come iOS. In alternativa, si possono utilizzare tecnologie cross-platform con cui realizzare applicazioni per più sistemi operativi, partendo da una sola base di codice. 

Quale delle due è meglio? In realtà entrambe le scelte presentano vantaggi e svantaggi: se uno sviluppo nativo offre a volte più margine d’azione e una gestione semplificata, la scelta cross-piattaforma può essere un’ottima opzione quando si ritiene vantaggiosa una diffusione dell’applicazione su più sistemi operativi, seguendo le esigenze del target e gli obiettivi di business che desideri trarre dalla tua app aziendale. 

 

Analisi di mercato: un passo cruciale per un’app di successo

Quando inizi a chiederti come creare un app per telefono o tablet, il primo step da attraversare è un’approfondita analisi di mercato, che possa fornirti informazioni cruciali su elementi quali: 

  • le reali necessità del tuo target;
  • i possibili concreti vantaggi dello sviluppo di un’applicazione aziendale;
  • le occasioni d’uso dell’app; 
  • le funzionalità ritenute essenziali, sia per la tua azienda, sia per gli utenti; 
  • le eventuali possibilità di monetizzazione; 
  • l’aderenza dell’app ai bisogni quotidiani dei tuoi utenti B2B; 
  • il possibile ritorno sull’investimento sul developing. 

Secondo gli ultimi dati, ci sono circa 1.96 milioni di app disponibili sull’App Store di Apple a 2.87 milioni sono presenti sul Google Play Store: come farti notare in questo universo competitivo? Sicuramente iniziando con il piede giusto, ossia approcciando allo sviluppo della tua nuova applicazione con strategia e, possibilmente, con il supporto professionale di un team di esperti digitali che sappia guidarti nel percorso, a volte tortuoso. 

 

Come creare un’app da zero: step by step

Sono numerosi i passaggi chiave che ti consentono di realizzare un’app efficace, funzionale, fluida, veloce e che si trasformi in un’esperienza utente davvero soddisfacente. Pur personalizzati, alcuni punti cardine accomunano ogni percorso: ecco quali.

 

Progettazione dell’interfaccia utente in XML

Ogni applicazione ha bisogno di un “volto” grafico, ossia dell’interfaccia che le consente di dialogare con i suoi utilizzatori. Tale struttura si definisce come layout ed è uno dei primi aspetti dell’applicazione che viene presa in considerazione dagli sviluppatori. 

Un app designer, infatti, deve saper combinare i principi dell’’UI (User Interface) con quelli dell’UX (ovvero la User Experience). Di cosa si tratta? Riassumendo concetti complessi, possiamo dire che: 

  • la UI è il lato visual dell’applicazione, che dovrebbe rappresentare l’identità dell’azienda che la realizza, ma soprattutto avere uno stile comunicativo dal forte appeal per il target (fanno parte della UI tutti gli elementi grafici come i colori, i font, le icone, eventuali illustrazioni o loghi e così via); 
  • l’UX, invece, riguarda il modo in cui i tuoi utenti potranno interagire con l’app e comprende fattori basilari quali l’usabilità, la velocità, la facilità d’uso, l’intuitività,
    le reattività, i tempi di attesa e di caricamento e via dicendo.

Come creare app che diventino indispensabili per il tuo pubblico? Esistono principalmente tre modi per realizzare interfacce utente in ambiente Android: 

  • quello procedurale, che parte dall’implementazione dell’interfaccia grafica in codice;
  • quello dichiarativo, che sfrutta i descrittori XML (un sistema che ricorda l’utilizzo dell’HTML per la creazione di pagine web); 
  • quello visuale, possibile grazie a sistemi come Android Studio (metodo che comunque non preclude la conoscenza approfondita del codice). 

 

Logica dell’app e gestione dei dati

Per procedere con lo sviluppo è bene sapere che ogni app ha a disposizione diversi spazi per l’archiviazione dei dati e differenti sistemi per dialogare con il dispositivo e le altre app su di esso installate.

Innanzitutto, esiste uno spazio disco, anche detto Internal Storage, a cui solamente il developer può accedere e che è collocata nel filesystem. L’External Storage, invece, è il luogo (SD esterna o supporto fisso) in cui Android colloca le risorse che sono utili nella gestione del dispositivo e al quale le app hanno accesso.

Essenziali sono i database relazionali, vere librerie software gestite con linguaggio SQL e spesso grazie a SQLite, ovvero la tipologia di database relazionale più diffusa al mondo. Infine, le applicazioni possono condividere i propri dati con il resto del sistema grazie 

ai Content Providers, altri componenti indispensabili per le app Android, che tutti gli sviluppatori dovrebbero conoscere e padroneggiare. 

 

Testing e debugging

Una volta definita la parte tecnica e quella visual della tua futura app, non resta che testarla e verificare che il suo funzionamento sia ottimale. Per individuare eventuali errori di sintassi accaduti durante lo sviluppo di un’applicazione Android è possibile utilizzare sia sistemi come Android Studio, sia emulatori esterni (come Eclipse).

Tale fase di check e debugging è fondamentale, per comprendere se l’applicazione funziona correttamente e rispetta i requisiti richiesti dal committente. Oltre a eseguire test interni al team di sviluppo si possono anche proporre piccoli test a gruppi esterni di utenti, che possono rilasciare feedback preziosi per il perfezionamento dell’app.

 

 

Pubblicazione dell’app e rilascio

Dopo aver ideato, sviluppato e debuggato la tua app aziendale B2B, non resta che lanciarla sul mercato e/o condividerla con il tuo pubblico di clienti, oppure con i tuoi dipendenti o la tua rete di partners. 

Per pubblicare e distribuire la tua app attraverso il Google Play Store, è necessario effettuare la registrazione come sviluppatore sullo store (diventare Publisher per Google Play costa 25€ una tantum, ma ovviamente se ti affidi a un team di consulenti digitali penseranno loro all’interno processo). Una volta fatto, è bene considerare che il Google Play Store esige da tutte le sue app il rispetto di una serie di standard di qualità e sicurezza molto stringenti.

 

Una volta ottenuta l’approvazione, puoi procedere con il caricamento del pacchetto dell’applicazione e iniziare a distribuire la tua nuova creazione al target che rappresentava il tuo obiettivo.

 

Il percorso non si ferma qui: dovrai assicurarti di gestire con costanza nel tempo anche l’aggiornamento dell’app, l’adeguamento delle sue versioni e il controllo delle recensioni degli utenti, che possono segnalare malfunzionamenti o far emergere problematiche più ampie nella tua comunicazione digitale (assolutamente da monitorare, gestire e risolvere). 

L’affiancamento da parte di una squadra di esperti in digital marketing ti sarà essenziale anche in questa fase, per costruire una strategia comunicativa efficace e supportare il successo della tua app attraverso lanci di successo, campagne di advertising, gestione della community, creazione di siti web, blog o social a supporto.

 

Quanto costa creare un’app Android

La risposta non è semplice e non si possono definire range di prezzo standardizzati per lo sviluppo e il lancio di un’applicazione B2B. È necessario in primis pianificare delle precise fasi di lavoro, per poter preventivare il costo della realizzazione di un’app e analizzare tutte le variabili possibili, come ad esempio: 

  • la prototipazione
  • la tipologia di app desiderata;
  • la complessità del design visuale; 
  • le funzionalità da fornire agli utenti; 
  • la scelta tra uno o più sistemi operativi; 
  • al supporto a livello di marketing strategico; 
  • la gestione post-lancio a livello di manutenzione; 
  • numerosi altri fattori. 

Il modo più saggio per procedere è quello di definire dettagli e passaggi con precisione, affidandosi a professionisti esperti nello sviluppo di app e piattaforme B2B ed evitando le rischiose strade “fai da te”. Spesso, infatti, è più costoso risolvere i problemi di un’app creata male o rifarla da zero, rispetto a partire con il piede giusto e realizzare un’applicazione pratica e funzionale.

 

 

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