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Come usare LinkedIn per farti notare: 9 consigli da applicare subito

Se sei tra quelli che ancora pensano a LinkedIn come a una semplice “piattaforma per cercare lavoro” sei fuori strada. Il social dei professionisti è un vero asset per fare network, indispensabile sia per chi è alla ricerca di opportunità lavorative, che per gli imprenditori stessi. LinkedIn infatti è uno strumento chiave anche per chi si trova in posizioni dirigenziali, poiché consente di costruire una valida rete di contatti utili in maniera estremamente semplice e senza passare per alcun intermediario.

Sono più di 15.000.000 gli utilizzatori del social solamente in Italia e accedere alla piattaforma equivale a entrare in una community di utenti business, perfetta soprattutto se operi nel settore B2B. A essere presenti con pagine aziendali o profili personali sono infatti da un lato i più promettenti collaboratori, valide aggiunte potenziali del tuo team, dall’altro i decision maker delle aziende, proprio gli agganci chiave con cui è più vantaggioso interagire per avviare proficui rapporti commerciali.

Come avere successo su LinkedIn?

Appare chiaro quindi che presentarti al meglio sul social e fare una buona “prima impressione” è assolutamente cruciale. Ma “esserci” su LinkedIn è sufficiente per attrarre flussi infiniti di connessioni utili e contatti interessanti? Ovviamente NO. Il tuo profilo LinkedIn non è qualcosa di statico e asettico: molti lo considerano ancora una sorta di CV, alla pari dei cari vecchi curriculum che si stampavano e si consegnavano sempre uguali, colloquio dopo colloquio.

Le regole di LinkedIn sono completamente diverse. Innanzitutto il mondo del lavoro oggi è estremamente dinamico e quindi un profilo professionale non può in alcun modo essere creato e abbandonato: vorrebbe dire che la tua carriera è altrettanto statica e priva di occasioni, miglioramenti e nuovi tasselli oggi quasi scontati quali incontri, master, workshop, aggiornamenti, e così via.

Una volta creato un profilo su LinkedIn, questo va ottimizzato, valorizzato e raffinato senza sosta, perché solo così avrà la giusta visibilità e porterà frutti concreti. Immagina il tuo spazio sulla piattaforma come una sorta di pagina di atterraggio, da rendere accogliente, intuitiva e facile da navigare, sia per gli utenti del social, sia per i motori di ricerca (sì, la SEO è onnipresente e coinvolge anche il tuo profilo professionale).

Ecco quindi 9 regole auree per rafforzare il tuo profilo e vederlo crescere in termini di qualità, autorevolezza e richieste di contatto.

Foto del profilo e foto di background

Partiamo dall’inizio: qual è la prima cosa che si vedrebbe di te, durante un incontro di lavoro offline? Senza dubbio la tua faccia. Viene da sé che la foto profilo su LinkedIn sia una delle prime sezioni su cui puntare l’attenzione. Innanzitutto, non trascurare questo biglietto da visita e inserisci la foto profilo immediatamente, poiché secondo LinkedIn stessa i profili con una foto vengono visualizzati 14 volte di più che quelli che ne sono sprovvisti.

Quale foto utilizzare? Sicuramente un primo piano o un mezzo busto dove ti si veda chiaramente, possibilmente con uno sfondo neutro e una posa professionale ma non troppo impostata. Se possibile, fatti scattare una foto ad hoc per il profilo, mentre indossi la tua normale “divisa” da lavoro o sei nel tuo ufficio o nel tuo ambiente quotidiano. Non dimenticarti di rinominarla con il tuo nome e la tua professione prima di caricarla, per favorire il compito dei sistemi di ricerca del social network e dei search engines.

Non trascurare nemmeno la possibilità di personalizzare anche l’immagine di background. Se sei un imprenditore o un freelance, potresti ad esempio creare una grafica con il tuo logo e i tuoi colori aziendali: un punto a tuo favore, dato che non tutti si ricordano di usare anche questo spazio.

Una headline vale più di mille parole

Per farti notare tra una platea di oltre 500 milioni di utenti nel mondo, dovrai sfoderare tutte le tue doti creative nell’impostazione del tuo profilo. Partendo proprio dalla headline: si tratta della riga di testo che appare sotto la tua foto profilo e che dovrebbe indicare chiaramente cosa fai e cosa puoi offrire a ipotetici collaboratori, partner o responsabili HR.

Anche in questo caso, usa termini che descrivano con chiarezza la tua professione o il tuo ruolo in azienda, cercando di essere più specifico possibile, ma al contempo usando le stesse parole chiave che un utente della piattaforma userebbe per cercare una figura come la tua. Hai 220 caratteri, sfruttali uno per uno.

La sezione About, questa sconosciuta

La sezione About è spesso fraintesa. Molti la usano come fosse una replica del loro CV e inseriscono qui le loro esperienze professionali o un riassunto di queste. Niente di più sbagliato. Quest’area dovrebbe invece servire per comunicare a chi ti incontra online quali sono le tue competenze chiave, qual è il tuo approccio al lavoro, quali sono i tuoi più grandi successi professionali e quali invece i tuoi obiettivi futuri. Un testo che dovrebbe essere conciso e coinvolgente, capace cioè di invitare ad approfondire ogni altra sezione del profilo.

Aggiorna con costanza la sezione Esperienze

È qui che dovrai inserire le tue esperienze professionali, sempre considerando un punto fondamentale, ossia che LinkedIn non è pensato per essere una copia virtuale del tuo curriculum vitae. Ciò significa che anche sezioni come “Esperienze” o “Educazione” non dovranno essere impostate come una mera lista di corsi, rapporti di lavoro e mansioni in ordine cronologico, ma potranno essere pensate in maniera più originale e accattivante.

Per quanto far capire che qualifiche hai, di cosa ti sei occupato, quando e per chi è indispensabile, cerca di dare ai testi un taglio più orientato ai tuoi punti di forza, ai tuoi successi e al contributo che hai dato a ogni azienda o partner con cui hai avuto a che fare.

Studia ogni parola anche dal punto di vista della SEO di LinkedIn e usa le keywords per cui vuoi posizionarti sul social. Non esitare inoltre ad allegare ogni tipo di approfondimento che possa arricchire il tuo profilo, come siti web, articoli, link utili, video, infografiche o altri tipi di file.

Aggiungi competenze e specializzazioni

Un’altra delle aree più preziose di LinkedIn è quella dove puoi inserire l’elenco delle tue competenze chiave, che possono andare dall’abilitazione all’uso di particolari softwares alla padronanza di diverse lingue. Non inserire ogni cosa che ti passa per la testa, ma struttura questa piccola lista con efficacia, sempre basandosi sugli obiettivi professionali a cui stai puntando.

Una delle caratteristiche più interessanti di questo spazio è che ogni tua competenza potrà essere confermata dai membri della tua rete, come ad esempio tuoi colleghi, capi o altri professionisti coi quali hai cooperato. Puoi anche scegliere di certificare le tue skills attraverso gli “skill quiz” di LinkedIn che daranno ancora più valore e solidità al tuo profilo.

Fai crescere il network

Coltivare la tua rete di contatti è un altro dei passaggi essenziali per arrivare a un profilo davvero vincente, che funga da polo di attrazione per trovare nuovi clienti o utili lead commerciali. In genere, gli utenti del social network sono portati a diffidare di chi ha pochissimi contatti e a ritenere molto più credibili i profili che ne contano 500+.  Attenzione però: non è una buona idea far crescere la tua rete aggiungendo profili random o completamente slegati dall’ambito in cui operi.

La composizione del tuo network è qualcosa che non sfugge all’attenzione degli head hunters e un network fatto da profili altrettanto affidabili del tuo stesso settore avrà un enorme valore aggiunto.

Chiedi raccomandazioni ai tuoi contatti

Una delle regole non scritte di LinkedIn dice di richiedere e ottenere almeno una decina di raccomandazioni. Cosa significa? Che puoi (e dovresti) chiedere a chi ti conosce o ha lavorato al tuo fianco di scrivere una breve “recensione” su di te e sulle tue capacità: per raccoglierle, puoi rivolgerti a fornitori, a colleghi, a clienti, a ex docenti, ai manager delle aziende per cui hai lavorato, a chi hai incontrato ai tuoi corsi o eventi e così via.

Lo scopo finale è confermare la veridicità sia delle tue competenze strettamente tecniche che delle tue soft skills, come la capacità di lavorare in team, l’orientamento ai risultati, la puntualità nelle consegne o qualsiasi altra abilità ti contraddistingua.

Controlla e ottimizza l’URL del tuo profilo LinkedIn

Molti non si accorgono di avere una URL del profilo assolutamente non ottimizzata, fino a che non gli capita di inviare il link a qualcuno che lo richiede. Invece, dalle impostazioni del tuo account puoi impostare una URL lineare e chiara, che segua alcune regole basilari. Ad esempio, dovrebbe contenere il tuo nome e cognome oppure al massimo una combinazione sintetica di chi sei e cosa fai.

Come già visto, l’ottimizzazione per i motori di ricerca è incredibilmente rilevante anche per LinkedIn, che è uno dei siti che Google indicizza con regolarità. Creare un URL personalizzato ti aiuterà a migliorare il tuo posizionamento online.

Dai modo di contattarti

Hai creato un profilo LinkedIn favoloso e qualcuno vorrebbe contattarti per offrirti una strepitosa opportunità lavorativa, ma non trova il modo che preferisce per inviarti una proposta. Sarebbe un vero peccato no?

Ricordati quindi di aggiornare sempre anche la tua sezione contatti, per essere sicuro di far capire a chi vorrebbe interagire con te tutti i modi in cui può farlo. Oltre alla possibilità di inviarti messaggi su LinkedIn, puoi decidere di indicare il tuo sito web, la tua mail o il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo. Ovviamente, pensa bene a quali recapiti rendere pubblici e opta sempre per fornire solo i contatti strettamente lavorativi e non invece quelli privati.Dopo aver analizzato questo elenco di ottimizzazioni, come valuti il tuo profilo LinkedIn?
Scommettiamo che sei già corso sulla tua pagina per controllare qualche dettaglio e fare gli opportuni aggiustamenti.

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