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Cosa tagliare in un periodo di crisi?

Cosa tagliare durante un periodo di crisi economica? Per rispondere a questa domanda è necessaria un’approfondita analisi economica del bilancio aziendale della vostra attività. Un argomento decisamente troppo ampio e specifico da trattare in così poche righe.

Possiamo però suggerirvi cosa NON tagliare durante la crisi economica: la COMUNICAZIONE.

Smettere di comunicare vuol dire sparire. Tutti abbiamo un amico che è “scomparso”: “Non sento Luca da tanto tempo, che fine avrà fatto?”.

Nel momento in cui non comunicate più con i vostri clienti, attuali e potenziali, sparite nel nulla!

 

Chi è sparito nel 1929?                      

Un esempio chiaro, relativo al rischio di NON comunicare lo possiamo riscontrare nell’America della crisi del ’29.

Molte imprese decisero di tagliare i costi relativi alla comunicazione, con la convinzione di ridurre i costi. Finita la crisi non riuscirono più a tornare competitivi perché per molti anni nessuno sentì più parlare di loro.

Dopo questo scivolone, molte aziende americane capirono, sulla propria pelle, l’importanza di comunicare con i clienti. Così, durante la successiva fase recessiva degli anni ’80, molte aziende scelsero di continuare e addirittura intensificare gli investimenti relativi alla comunicazione. Solo queste imprese ebbero un aumento verticale delle vendite nel momento in cui il mercato si riprese.

Questi dati, frutto dello studio condotto da McGraw Hill su un campione di 600 aziende americane non possono che farci riflettere.

 

Il perché dell’aumento verticale delle vendite?

La spiegazione è semplice: i più coraggiosi, continuando a investire in comunicazione, “rubarono” le quote di mercato alle imprese che preferirono restare in silenzio, illudendosi di risparmiare.

Nonostante la storia sia caratterizzata dal susseguirsi in modo ciclico degli eventi, la COMUNICAZIONE si è rilevata di fondamentale importanza svolgendo un importante ruolo anticiclo. L’ulteriore conferma? Nonostante la crescita economica del 2016 non sia in linea con le aspettative, gli investimenti relativi all’ambito pubblicitario sono aumentati del 2.5% , come riportato dai dati Nielsen, rispetto il periodo gennaio/settembre 2016.

 

Capire quali costi tagliare è difficile, sapere a cosa non rinunciare è FACILE!

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