Sì, certo, facile poterlo affermare adesso! Ma per un momento facciamo un salto indietro, ed esattamente al 2003/04,quando la tecnologia non era quella che abbiamo a disposizione oggi.
Pensateci: nel 2004 acquistavate su Amazon? O con la rapidità ed efficienza con cui lo facciamo oggi?
C’era Ebay e altri siti minori che davano questa possibilità di e-commerce. Ma questo è un altro discorso, che riprenderemo nel prossimo articolo.
Ritorniamo a Mark Zuckerberg.
2004, Harvard, un giovane studente, 19enne, è alla ricerca – oserei dire quasi morbosa – di un’idea innovativa, diversa, concretizzabile, ma soprattutto utile ai bisogni della gente.
Il primo esperimento fatto “per gioco” da Mark, che lo portò ad invadere la privacy di alcune università, da cui ricavò foto e informazioni generiche, fu Facemash.
Il suo compito fu semplicemente quello di mostrare due foto di studenti a caso ad alcuni ragazzi del campus, che avrebbero dovuto esprimere la proprio preferenza su chi, tra i due visualizzati, fosse il piu “fico/a”, stilando così una classifica finale.
Il sito – nelle prime ore di accessibilità – fu raggiunto da 450 visitatori e furono visualizzate oltre 22.000 foto.
Questo causò problemi ad Harvard, in termini di sistema interno. Mark Zuckerberg fu così denunciato per utilizzo improprio delle risorse universitarie, violazione della privacy e del copyright.
Dopo questo “espluà”, nella mente di Zuckerberg iniziò a svilupparsi l’idea di rendere concreto “Facebook”.
Capì, dopo quella prova, di quanto alla gente interessasse conoscere “i fatti” dei propri cognoscenti: se fossero impegnati sentimentalmente, cosa pensavano, cosa scrivevano, ecc.
Recuperando diverse idee (alcune fonti dicono rubate), riuscì ad inventare un prodotto, mai creato fino a quel momento.
Un sistema – perchè è di questo che si sta parlando – attraverso cui le persone potevano connettersi fra loro.
Nato come ibrido, il primo sistema “Facebook” fu fruibile solo all’interno dell’Università di Harvard.
Titolato inizialmente ”Harvard connection”, si sviluppò poi come “ConnectU” dei fratelli Winklevoss, con cui Mark iniziò una collaborazione per realizzare le prime fasi.
Dopo poco tempo, Mark, impegnato nel suo progetto “Facebook”, diede due di picche ai fratelli Winklevoss più e più volte mandando in escandescenza i gemelli, a causa dei continui rinvii del lancio della piattaforma.
Tutto questo portò ad una denuncia di furto di proprietà intellettuale nel 2008, lanciata dai Winklevoss, che portò Zuckerberg a dover risarcire i fratelli per un ammontare pari di 65 milioni di dollari.
I Gemelli erano convinti che Mark, utilizzando le loro idee, avesse modificato il concetto alla base di Harvard connection, rielaborandolo e trasformandolo in Facebook.
Il giudice però diede ragione a Mark riguardo l’autenticità di Facebook. Mark non confermò mai la teoria dei fratelli Winklevoss.
Da questo momento in poi iniziò l’ascesa di Facebook.
Di seguito i numeri:
Data | Utenti | Raggiunti in (giorni) | Crescita mensile |
26 agosto 2008 | 100 milioni[62] | 1665 | 178,38% |
8 aprile 2009 | 200 milioni[63] | 225 | 13,33% |
15 settembre 2009 | 300 milioni[64] | 160 | 9,38% |
5 febbraio 2010 | 400 milioni[65] | 143 | 6,99% |
21 luglio 2010 | 500 milioni[66] | 166 | 4,52% |
5 gennaio 2011 | 600 milioni[67] | 168 | 3,57% |
30 maggio 2011 | 700 milioni[68] | 145 | 3,45% |
22 settembre 2011 | 800 milioni[69] | 115 | 3,73% |
24 aprile 2012 | 900 milioni[70] | 215 | 2,05% |
4 ottobre 2012 | 1 miliardo[71] | 163 | 1,63% |
31 dicembre 2013 | 1 miliardo e 230 milioni[71] | 275 | 0,97% |
31 dicembre 2014 | 1 miliardo e 390 milioni[71] | 365 | 0,64% |
27 giugno 2017 | 2 miliardi[72] |
Che dire quindi?
Un sistema come Facebook, negli anni, ha destato molte perplessità.
Sopratutto sul lato privacy. Facebook è un’ azienda, e come tale deve fatturare, di conseguenza qual è il prodotto che può “vendere”?
La tua privacy!
Questa è una verità non detta: ad oggi sono miliardi i profili iscritti a Facebook e, con questo, c’è la possibilità di utilizzarli per pubblicità “mirata”, in base ai mi piace cliccati, ai post condivisi e pubblicati, alle pagine seguite.
Se vuoi avere maggiori informazione su come funziona la pubblicità su Facebook: clicca al seguente link!