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Quale strategia utilizzare per creare un piano editoriale social?

I social media sono fondamentali per la creazione di un piano di marketing ottimizzato che permetta di raggiungere eccellenti obiettivi aziendali.

Come dici? Hai già sentito quest’affermazione milioni di volte?

Perfetto, allora avrai già sicuramente all’attivo un team di SMM che lavorano alacremente sul tuo PED, per raggiungere alti livelli di engagement e conversioni. Se non sai cosa siano quelle brutte parole oppure ti sei solo limitato ad aprire account social che però non ti fruttano né i contatti né le vendite che vorresti, allora è arrivato il momento di sederti e rileggere con calma l’affermazione di cui sopra.

Che si tratti di raccolta di leads, di fidelizzazione dei clienti, di generazione di traffico verso il tuo sito o di attenzione verso il tuo marchio, i social network ti possono dare il supporto che ti serve per ottenere risultati profittevoli per il tuo business.

A patto che la pubblicazione sui tuoi social network segua regole precise e sia preceduta dalla creazione di un ottimo piano editoriale social.

 

Cos’è un piano editoriale social?

Un piano editoriale, anche chiamato PED, rappresenta la linea guida fondamentale sulla quale chiunque si occupi della creazione di contenuti social si basa per gestire il suo lavoro.

Crearlo significa realizzare contenuti mirati ed organizzarne la pubblicazione secondo una frequenza costante che segua un calendario ben studiato e dall’ampio respiro: capace cioè di proporre contenuti vari e sempre freschi ai follower e di coprire un arco temporale di media lunghezza.

 

Percepisci già la pace mentale che ti può regalare un piano editoriale social?

Un PED realizzato a dovere ti permette di sapere sempre cosa pubblicare e quanto pubblicarlo.

Niente più corse affannose alla ricerca del contenuto del giorno.
Niente più pubblicazione a singhiozzi (tuoi, oltre che del feed).

Niente più panico in azienda perché sono terminate le caption ispirazionali e Kant ha finito le cose che aveva da dire.

Il PED è quindi un tassello indispensabile per la content strategy della tua azienda.

 

PED più agenzia digital: un binomio esplosivo

La stesura di un piano editoriale richiede tempo ed energie. Trasferire la voce del tuo business in contenuti social dal forte appeal, aver chiaro come si muovono i competitor sui principali network e utilizzare i social media in modalità “pro”, non è affatto cosa scontata.

Per questo molti imprenditori scelgono di rivolgersi a partner esperti per la gestione del loro social media marketing: le agenzie digital, ossia squadre di specialisti del digitale per i quali confezionare un piano editoriale social è facile come bere un bicchier d’acqua… o quasi.

Padroneggiare gli strumenti digitali infatti non è mai troppo semplice: richiede formazione continua e focus costante su un mondo che si muove a velocità impressionante.

Per fortuna c’è chi ha voglia di correre dietro alle novità del web ogni giorno, come noi di CAteam: corriamo così tanto che siamo in formissima.

 

Come si muove un’agenzia di marketing come CAMP quando ti supporta nella creazione del tuo piano editoriale social?

  • Innanzitutto ti guida nella definizione degli obiettivi che la presenza su piattaforme social potrebbero portare alla tua impresa e ti aiuta a chiarire la personalità del tuo business e i suoi punti di forza e debolezza.
  • Ti aiuta poi nella rappresentazione chiara degli utenti target che vuoi intercettare sui social: chi sono i potenziali follower dei tuoi profili, che peculiarità hanno, quali interessi coltivano, in che fascia di età si trovano i tuoi consumatori-tipo?
  • Una volta chiariti questi aspetti ti supporta nella determinazione di un fattore chiave di una buona social media strategy: quali sono i social media adatti a comunicare il tuo brand e su quali network si trovano le tue buyer personas?

Ogni social network ha infatti un pubblico di riferimento diverso e caratteristiche specifiche. Usarli tutti può essere uno spreco – di tempo e risorse – tanto quanto non usarne nessuno.

Definizione del piano editoriale social

Dopo l’analisi appena vista, si può procedere a passo spedito verso la stesura del vero e proprio piano editoriale.

Come si fa? In tre mosse.

1. La raccolta di parole chiave
Una precisa raccolta di parole chiave in grado di descrivere al meglio il tuo business ed i tuoi prodotti o servizi è fondamentale per un sito web, ma anche per la realizzazione di un PED. Usare anche sui social media, contenuti mirati, aiuta a creare un piano di comunicazione armonioso e chiaro, per gli utenti tanto quanto per gli algoritmi di social e motori di ricerca.

  1. La scelta dei contenuti
    Lo step successivo consiste nella scelta dei contenuti da pubblicare sui tuoi social: quali contenuti pubblicare e che formati utilizzare?

 

“Quelli di cui hai voglia quel giorno?”
Risposta sbagliata!

Test non superato, riparti dal via. (O meglio ancora, leggi più spesso il nostro blog!)

Le migliori tipologie di contenuto da proporre al tuo pubblico variano in base a diversi fattori, come i tuoi utenti-tipo ed il/Ia social media su cui hai scelto di puntare.

Tra i contenuti che puoi inserire nel tuo piano editoriale ci sono immagini, video, testi, citazioni, infografiche, mini guide o tutorial, podcast e molto altro.

 

È una buona idea variare spesso la tipologia di social content facendo ruotare nel tuo feed contenuti informativi e promozionali, ma anche User Generated Contents, o storytelling della tua azienda e momenti di backstage. Privilegia poi sempre i post interattivi e capaci di suscitare una reazione della tua audience.

3. La calendarizzazione dei contenuti
Per completare un piano editoriale social che si rispetti è necessario poi calendarizzare i contenuti decidendone frequenza e orari di pubblicazione. Quali software utilizzare per creare un calendario social? I tools a disposizione sono molti, ma personalmente quando stiliamo i nostri piani editoriali social per Bergamo, Brescia e per la provincia di Bologna e le sue imprese, spesso constatiamo che l’uso di un semplice strumento di pianificazione interna è tra i metodi più intuitivi nonché apprezzati dai nostri clienti.

La scelta dei giorni e degli orari di pubblicazione dipende sempre (indovina?) dalle abitudini del tuo target, dal settore in cui operi e dal social network che decidi di utilizzare.

Reportistica finale: destreggiarsi tra metriche e KPI

Come capire se un calendario editoriale social ha avuto successo ed ha portato ai risultati sperati? Servono report e statistiche, quelle che spaventano sempre un po’.

Quanti telefoni occupati e giustificazioni firmate dai genitori abbiamo ricevuto, da clienti terrorizzati dalla spiegazione dell’andamento delle loro campagne.

Perché erano spaventati? Perché non avevano mai visto i nostri, di report.

Possiamo garantirti che metriche, insights e KPI non sono così cattivi come sembrano e soprattutto non sono così complicati: quando elaborati da mani esperte e presentati in forma comprensibile, sono invece succulente informazioni che ti avvicinano sempre di più ai tuoi risultati di marketing. Ogni obiettivo aziendale, si sa, dev’essere “smart”, e reportistiche complesse e comprensibili solo da chi le ha create non sarebbero smart per niente.

 

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