Le tendenze del marketing digitale si muovono in sincrono con un’infinita serie di altri fattori: i cambiamenti culturali, quelli tecnologici, le mutate esigenze dei consumatori, gli stravolgimenti del mercato.
Non è semplice restare al passo con un mondo che si muove alla velocità della luce, sull’onda di un numero altissimo di variabili. Come fare, quindi, per come impostare le tue digital strategies nei prossimi mesi?
Esistono trend e intuizioni che possono aiutarti a navigare nell’oceano del marketing digitale B2B e orientare i tuoi investimenti in modo smart. Ecco quali!
Artificial Intelligence
Impossibile non aver sentito mai parlare di Artificial Intelligence o AI, ossia l’intelligenza artificiale incredibilmente evoluta che sta letteralmente travolgendo il mondo, non solo quello digitale. L’impatto dell’AI sul lavoro dei marketers è già sorprendente e promette di essere ancora più convincente con l’aumentare delle sue performance.
Le IA possono essere utilizzate per effettuare indagini di mercato approfondite, profilare i potenziali clienti e comprenderne le abitudini d’acquisto, ottimizzare le conversioni delle campagne pubblicitarie, personalizzare i contenuti, analizzare un’imponente mole di dati e o anticipare l’andamento futuro del settore. Le imprese che hanno scelto di investire sull’AI stanno già ottenendo un incremento tangibile dei loro risultati.
Interazione umana, conversazioni, chatbot
L’automazione rende più snelli numerosi aspetti della vita, ma se da un lato siamo sempre più sorpresi dalle potenzialità del digitale e delle intelligenze artificiali, dall’altro abbiamo ancora più necessità di tradizionali, intramontabili, classiche interazioni umane.
I clienti sono sempre più attratti dalle imprese che riescono a fornire loro un dialogo esclusivo e personalizzato. Ad esempio, secondo uno studio di Drift, il 53% dei consumatori preferisce acquistare dalle aziende con cui possono comunicare in modo diretto. È innegabile comunque che chatbot e AI stino ampliando anche le frontiere del marketing conversazionale, dato che spesso sono proprio questi strumenti a fungere da canale di interazione sufficientemente customizzato con l’utente. Ad esempio Hubspot, riportando i dati di una ricerca Outgrow, afferma che le imprese che usano correttamente i chatbots registrano mediamente un aumento delle vendite del 67%.
Che si tratti di interazioni 100% umane (come incontri fisici, live chats, fiere o tipologie diverse di touchpoints) o di un abile mix con le potenzialità delle AI, sta di fatto che la conversazione oggi è strategica.
Influencer marketing
Il ritorno alle relazioni umane è evidente anche osservando il successo dell’influencer marketing, sempre più scelto dalle imprese – anche B2B – per comunicare con un pubblico target ben definito. Essere percepiti dai potenziali clienti come autentici e affidabili oggi conta più che mai, ed è attraverso la credibilità degli influencers che i brand riescono ad agganciare l’attenzione della loro audience di riferimento.
Genuini, familiari, sempre più capaci di creare contenuti di qualità e coinvolgenti: oggi nano, micro e macro influencers sono essenziali per trasmettere messaggi a una community affiatata e pronta a seguire i consigli dei profili di cui si fidano.
Anche in questo settore, spiccano delle interessanti sfumature: hai già sentito parlare dei CGI influencer? Molto realistici, molto poco reali, sono personaggi virtuali dotati di un proprio account, che convincono quanto un influencer in carne ed ossa e contribuiscono ad assottigliare sempre di più il confine tra fisico e virtuale.
Video, video e ancora video marketing
Si tratta di una tendenza partita da tempo, ma che non si è mai arrestata, anzi. Coinvolge praticamente qualsiasi piattaforma, dai siti web, ai blog, ai canali social e se nel 2023 i video rappresentavano l’82% del traffico internet globale, nel 2024 la percentuale è attesa alla soglia del 91%.
Secondo Forbes (che riprende statistiche di CodeFuel) è stimato che l’utente medio spende l’88% del tempo in più su un sito web dotato di video. Inoltre, il 64% dei consumatori sono più propensi a comprare un prodotto dopo aver visto un video che ne parla. Lo pensa anche Think With Google: quasi il 50% degli utenti online cerca video dei prodotti a cui è interessato prima di effettuare un acquisto e il 70% dei clienti B2B guarda video lungo il suo viaggio verso l’acquisto.
Qualche altro dato a supporto della tesi? Usare video sulle landing pages aumenta il tasso di conversione di oltre l’80% (sempre secondo Forbes). Inoltre, secondo Optin Monster il 90% dei marketers sostiene che il video marketing li abbia aiutati a generare più leads.
Content marketing interattivo e personalizzato
Se è tradizionalmente vero che “Content is king” nel marketing, oggi tale contenuto dev’essere anche personalizzato, autentico e realistico per avere successo. Il cliente B2B si aspetta dalle imprese potenziali partner dei contenuti autentici e costruiti su misura per le loro specifiche esigenze.
Solo attraverso una forte customizzazione delle loro pubblicazioni digitali le imprese possono dialogare in maniera efficace con i loro utenti, che desiderano sentirsi compresi e “coccolati” anche nell’universo Business To Business. A essere sempre più apprezzati sono anche i contenuti interattivi, che da un lato consentono all’utente di sentirsi chiamato in causa personalmente, dall’altro permettono alle imprese di raccogliere dati preziosi sul loro pubblico target.
Tale tipologia di contenuti digitali genera maggiore coinvolgimento, intrattengono più a lungo e sono i più efficaci, sul web in generale e in particolare sui social media. Tra i più diffusi ci sono i quiz, i sondaggi, le votazioni, ma anche le mappe virtuali, le simulazioni, le infografiche interattive, le demo e molti altri digital contents capaci di parlare in modo bidirezionale con il pubblico.
Realtà Aumentata e Realtà Virtuale
Accanto all’esplosione delle AI, continua la scoperta avvincente delle possibilità della pensavi Realtà Aumentata (AR) e della Realtà Virtuale (VR), che stanno diventando sempre più uno standard di successo nel mondo del marketing digitale. Il loro segreto? Sempre lo stesso già menzionato per altri trend: la capacità di far sentire l’utente coinvolto in prima persona, attraverso esperienze immersive e quanto più realistiche possibile.
Anche nel B2B possono essere sfruttate, ad esempio, per offrire test innovativi dei prodotti o dei servizi dell’azienda o aumentare l’engagement del pubblico, attraverso azioni promozionali interattive, dinamiche e originali.
Protezione dati, oltre l’aspetto legale
Tra i bisogni emergenti degli utenti online c’è senza dubbio quello della protezione dei loro dati e della loro privacy. Elementi che consistono in un obbligo di legge (basti pensare alle normative del GDPR), ma che rappresenteranno sempre più una dimostrazione di affidabilità richiesta dai clienti alle imprese.
Proteggere le informazioni riservate dei clienti, fornire percorsi d’acquisto sicuri e utilizzare in modo trasparente i dati raccolti sono obiettivi da porsi per le imprese che desiderano allacciare relazioni solide con i loro pubblico target.
La protezione dei dati, oltre a essere una questione legale, diventerà un elemento fondamentale per costruire e mantenere relazioni solide con i consumatori. Lo studio condotto da Google con Ipsos parla chiaro: il 43% dei 20.000 consumatori europei intervistati è pronto ad abbandonare il brand preferito per cercare altrove una maggiore tutela della propria privacy.
Sostenibilità ed etica
Tra i temi più caldi degli ultimi mesi c’è senza dubbio quello della transizione ecologica e della necessità di abbassare l’impatto di tutte le attività umane sull’ecosistema a garanzia di un futuro sostenibile. Etica, salvaguardia ambientale, tutela delle culture e delle diversità: c’è molto in gioco quando si parla di questo argomento ei consumatori hanno sempre più aspettative verso le imprese in tema di assunzione di responsabilità.
Non basta, quindi, comunicare un approccio sostenibile, bisogna dimostrarlo con fatti concreti, sia attraverso un’offerta più green, ma anche processi e politiche interne che seguano la stessa filosofia. Oggi il cliente, B2C o B2B, acquista valori, prima ancora che prodotti.
Se eri già impegnato nell’implementazione di pratiche ecologiche ed etiche, è il momento di spingere sull’acceleratore.
Trend jacking
Una delle tendenze 2024 suggerisce proprio di…sfruttare i trend! Il trend jacking è una strategia creativa e vincente per utilizzare i temi più dibattuti del web promuovendo la tua identità e massimizzando l’esposizione del tuo brand in maniera fresca e accattivante.
Sostanzialmente, si tratta della capacità di cogliere gli argomenti, i meme o le iniziative più di tendenza sul web, per creare discussioni con la tua community e creare relazioni più dirette con i clienti o potenziali tali. La viralità sta alla base di questa strategia che, se ben utilizzata, può catalizzare visualizzazioni, traffico, like, nuovi follower, condivisioni e una diffusione del marchio ben oltre i suoi limiti consueti.
Ovviamente, c’è una regola ferrea per il trend jacking: mai snaturare la personalità del tuo brand per cavalcare una tendenza e mai allontanarsi dalla tua identità per seguire un tema cool. Qualsiasi argomento scegli di trattare online, dovrà sempre rispettare la sua visione, i tuoi valori e, soprattutto, quelli del tuo pubblico di riferimento abituale. L’obiettivo dev’essere sempre quello di dare un valore aggiunto alla conversazione digitale.
Nuovi modi di parlare con i motori di ricerca
Se le ricerche vocali crescono costantemente, spopolano ormai anche gli assistenti come Alexa, Siri o Google Assistant, in grado di rendere la conversazione con i search engines sempre più facile e immediata. Si sviluppano anche modi diversi di interagire con Google e gli altri motori di ricerca, ad esempio quello attraverso la immagini resa possibile da strumenti come Google Lens o ricerche multiple di immagini e testo.
Cosa significa questo per te? Che dovrai pensare alla tua presenza digitale in maniera ancora più creativa, in modo da intercettare i tuoi potenziali lead qualunque sia il canale attraverso il quale cercano soluzioni online ai loro bisogni.
Nella creazione dei tuoi contenuti virtuali, nell’ottimizzazione SEO o nelle tue campagne strategiche tieni sempre più conto della crescente naturalezza delle interazioni che gli utenti si aspettano dagli strumenti di ricerca e della richiesta esplicita di esperienze fluide e omnicanale.
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